Immunità e vaccini by Alberto Mantovani

Immunità e vaccini by Alberto Mantovani

autore:Alberto Mantovani [Mantovani, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


La sfida dei vaccini per la terza età

È in gran parte dei vaccini il merito dell’aumento dell’aspettativa di vita, cresciuta di 40 anni nel giro di meno di un secolo. Nel nostro Paese, oggi, le prospettive medie sono di 80 anni per gli uomini e 84 per le donne.

Come tutto l’organismo, anche il sistema immunitario con il passare dell’età va incontro a cambiamenti profondi. Lo sappiamo ormai con certezza grazie ai progressi della ricerca, e in particolare grazie agli studi condotti in Italia dal gruppo di Claudio Franceschi a Bologna.

Siamo una delle popolazioni più longeve, e il nostro Paese è ricco di ultracentenari, preziosi per studiare il sistema immunitario in soggetti che invecchiano con successo: in un certo senso, impariamo dai nostri «grandi vecchi». Con l’età, anche le nostre difese invecchiano e, un po’ come la memoria neuronale, rammentano bene gli incontri lontani ma fanno fatica ad acquisire nuovi ricordi. Da qui una delle sfide della ricerca: lo sviluppo di nuovi adiuvanti in grado di riattivare le nostre difese.

Studiare vaccini ad hoc per la terza età è una delle sfide del nostro tempo. Non siamo all’anno zero, ma c’è molto da fare dal punto di vista della ricerca. Nell’universo assai variegato di condizioni definito terza età, particolarmente consigliati sono tre vaccini: contro influenza (come per gli adulti ultracinquantenni), pneumococco e Herpes zoster. Quest’ultimo è un virus che si annida nei gangli nervosi e si riattiva in particolare nei soggetti anziani. Il vaccino dà una copertura parziale, riducendo di circa la metà i casi di malattia e del 75% la nevralgia posterpetica.

Lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae), invece, è un batterio che causa, soprattutto nei bambini e negli anziani, infezioni diverse e di differenti gravità, spesso caratterizzate da un’elevata frequenza di complicanze: polmonite, meningite, otite… Ne esistono 90 tipi – sierotipi – differenti. Ancora oggi, nonostante l’avvento e il successo degli antibiotici per la cura delle infezioni da pneumococco, queste rappresentano un problema particolarmente temibile su scala globale, per i Paesi più poveri ma anche per quelli industrializzati. La crescente diffusione in tutto il mondo della resistenza agli antibiotici, infatti, rende difficile la terapia di queste malattie, che causano circa 800.000 morti all’anno.

Il vaccino contro lo pneumococco ha rappresentato una sfida non da poco per immunologi e vaccinologi, data la varietà e diversità dei sierotipi del batterio, diffuso in modi diversi nelle varie parti del mondo. Quelli attualmente disponibili coprono i sierotipi responsabili dell’86-98% di tutte le infezioni pneumococciche nei Paesi occidentali.

In Italia il vaccino viene offerto gratuitamente, molto spesso con chiamata attiva, dalla maggior parte delle Regioni a tutti i nuovi nati a partire dal 2009-2010. Nel 2012 è stato inserito nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale, con l’obiettivo del raggiungimento e mantenimento di coperture nei più piccoli almeno pari, se non superiore, al 95%. Restano tuttavia scoperte, al momento, le fasce adulte della popolazione, meno esposte a questo tipo di infezioni, compresi gli anziani, che insieme ai bambini sono i soggetti più a rischio. Per loro, quindi, la vaccinazione è un



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